domenica 23 ottobre 2016

FAVOLE CON LA MORALE "LO SCULTORE SCONTENTO"

scultoreC'era una volta in un paese turco uno scultore avvilito dalla propria situazione. Egli infatti non amava il proprio lavoro, e neanche la propria condizione sociale.

Un giorno vide un commerciante di pelli e penso fra se e se: " Ah che bello se potessi essere anch'io come lui, potrei guadagnare molti soldi"

Dio, che lo sentì, esaudì il suo desiderio, così l'uomo divenne un commerciante di pellicce, viaggiò per tutto il mondo accumulando una fortuna.


imperatoreUn giorno l'uomo venne invitato da un amico a cena nel palazzo di un Imperatore e dopo aver visto la maestosa dimora, la bella moglie ma soprattutto il gran potere che possedeva quella persona, pensò fra se e se "Ah che bello se potessi essere anch'io imperatore rispettato da tutti, potrei fare quello che voglio quando voglio e non dovrei mai più prendere ordini da nessuno".

Dio, che lo sentì, decise di accontentarlo quindi l'uomo da semplice commerciante di pelli si trovo alla guida di un impero, tutti si inginocchiavano al suo passaggio, si circondò di schiavi che lo servivano a comando, conquistò altri possedimenti facendo terra bruciata intorno a sé.


Un giorno in una giornata afosa, il sole splendeva alto nel cielo e bruciava la pelle dell'imperatore che aveva fatto visita ai suoi guerrieri sul campo, prima della battaglia.
soleIl calore era così intenso che, alzando gli occhi al cielo, pensò fra se e se:  "Ah senti la potenza del sole, che bello se potessi possederla, che bello se io potessi essere il sole"

Ancora una volta Dio lo sentì ed esaudì il suo desiderio, trasformandolo nella stella che da sempre sostiene la vita sul pianeta Terra.

Andò il lungo e in largo, bruciando foreste e facendo evaporare gli oceani fino a quando una nuvola non oscurò la sua luce; lo scultore allora penso:

 "Ah che bello se io potessi essere una nuvola, essa può fermare la luce del sole, che non può nulla al suo cospetto.
nuvola
Dio esaudì anche questa richiesta, così divenuto nuvola, andò in giro allagando i paesi e scagliando fulmini ovunque.


Tutto d'un tratto venne trasportato lontano prima su e poi giù, a destra e a sinistra; si accorse di essere in balia del vento e pensò:" Ahh come sarebbe stupendo essere il vento"

vento
Dio lo accontentò e lo scultore diventò tempesta sradicando case e alberi fino a quando non si trovò davanti un blocco di marmo. 

Il vento soffiò più forte che poteva ma nulla poté difronte alla maestosità del macigno.

"Ah che bello se anche io potessi essere marmo"

marmoDio esausto decise di esaudire l'ultimo desiderio dell'uomo che, divenuto roccia, si fermò, maestoso ed
orgoglioso di esserlo e pensando a quando molto tempo prima era solo uno scultore, vide arrivare da lontano un suo ex collega con in mano gli scalpelli!



MORALE

Non essere scontento della tua condizione, qualunque essa sia, ma se proprio lo sei e vuoi migliorarla, non farlo per ambizione, invidia o per brama di potere, ma per curiosità e voglia di cambiare!

L'ambizione può essere un pregio e migliorare l'uomo ma se dettata dall'invidia può solo che logorarlo fino all'annientamento.


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                                                                                                              FAVOLA RIVISITATA DA












FAVOLE CON LA MORALE "LO SCULTORE SCONTENTO"" Recensita da BORZANI ALESSIO il 23 OTTOBRE . NON CAMBIARE PER AMBIZIONE, INVIDIA O BRAMA DI POTERE, MA SOLO PER IL GUSTO DI MIGLIORARE! Consigli e dritte, SU FAVOLE CON LA MORALE "LO SCULTORE SCONTENTO"" Voto: 4,5
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