sabato 3 novembre 2012

FAVOLE SUL NATALE: GIADA ELENA E LA GRANDE NEVICATA

FAVOLE SUL NATALE

Era la vigilia di Natale e tutti i bambini erano nelle loro case a scaldarsi davanti al camino.
Si perché quella notte faceva molto freddo ed il cielo minacciava neve; il nonno aveva detto che sicuramente avrebbe nevicato e aveva promesso alle gemelline Giada ed Elena che  l'indomani le avrebbe portate a fare lo scivolino sulla neve.
Le bambine non stavano nella pelle, erano emozionate perchè dove abitavano loro, insieme al mamma e al babbo, non cadeva quasi mai la neve ma quella sera, si proprio quella sera, a casa dei nonni sulle montagne erano sicure che ci sarebbe stata una grande nevicata.
La nonna le lavò, mise loro il pigiamino , le portò nella cameretta, rimboccò loro le coperte e cominciò a raccontare una favola;le bambine stanchissime si addormentarono poco dopo.
La nonna, allora ,spense la luce lasciando solo una piccola lampadina accesa e andò in cucina a finire le faccende domestiche prima di coricarsi lei stessa.
Passo poco tempo e Giada si svegliò, non pianse come al solito, e non chiamò neppure la nonna come era solita fare, il suo primo pensiero fu " Ci sarà la neve? Avra cominciato a nevicare? La strada sarà già tutta bianca?" Con quei pensieri che le riempivano la testa svegliò sua sorella Elena e la convinse ad alzarsi per scoprire quanta neve ci fosse fuori. Andarono in cucina ,  presero una seggiola e, cercando di fare meno rumore possibile, la trascinarono fino nella sala dove il camino stava ancora bruciando l'ultimo pezzo di legna che il nonno, prima di andare a letto, aveva messo sulle braci ; aiutate dalla luce del fuoco riuscirono a portare la seggiola proprio sotto la finestra.
Elena disse "Emmmm..... Giada sali tu sulla seggiola ma stai molto attenta a non sbilanciarti perché se cadi ti fai male e poi la nonna ci sgrida"
"Ok" disse Giada " ma aiutami, dammi una spinta nel sedere per salire sulla seggiola" Elena"Io non lo tocco davvero quel pannolino pieno di pipi non te la do la spinta a meno che tu non te lo tolga!"
Giada si girò e rispose " perché tu non hai il pannolino? Cosa credi che non lo sappia che la nonna lo ha meso anche a te?"
Dopo una piccola litigata, che non poteva mancare,  Elena aiutò la sorella a salire sulla seggiola e, quando Giada riusci ad aprire la finestra, si trovarono davanti ad un altro piccolo problema, il nonno aveva chiuso sia la zanzariera che le persiane!
Uno spiffero d'aria gelida però riuscì ad entrare ugualmente in casa e fece ricordare alle piccole, che la neve viene solo con il freddo e ,che se avessero voluto controllare fuori, avrebbero avuto bisogno dei loro giubbottini.
"Elena" disse Giada "Vai a prendere le nostre giacche altrimenti ci ammaliamo, ma stai attenta a non fare baccato altrimenti svegliamo tutti e va a finire male"
Le loro giacche erano però nell'armadio dei nonni che si trovava proprio nella loro camera, sicuramente sarebbe stata un'ardua impresa entrare nella loro stanza e perenderle senza farsi sentire.
Elena arrivò davanti alla porta dei nonni, si fece coraggio e con la manina spinse l'uscio, non appena aperto la bambina venne investita da un forte rumore; era il nonno che russava fortissimo, faceva così tanto rumore che copri tutto il baccano che la piccola fece frugando nell'armadio così che la nonna non si accorse di nulla.
Tornò dalla sorella rimasta in sala, si infilarono i giubbotti e continuarono  a cercare di aprire la finestra; "dai Giada sali" disse Elena "prova ad aprire la zanzariera".
"La zanzariera l'ho già aperta cara.... ma non riesco a aprire le persiane, ho girato la maniglia ma sono troppo bassa e non riesco a spingerle per spalancarle"
Giada pensava e ripensava a come avrebbero potuto aggirare anche quell'ostacolo, ma questa volta la più svelta fu Elena che disse:"ho trovato! Vado a prendere la scopa e con il manico, che è bello lungo, dovremmo riuscire a spingere le persiane."
"Brava tatina "disse Giada "ma dov'è la scopa?" "Noooooo!! è nel ripostiglio" sussurrarono insieme le due sorelle.
Ebbene si la scopa era nello sgabuzzino, si proprio dove dormiva il cane Hart, come avrebbero potuto prenderla senza che il cucciolo abbaiasse svegliando tutti?
 


Questa volta toccò a Giada andare nella cuccia di Hart a prendere la scopa, andò in cucina, prese un pezzo di pane di cui il cane andava matto e si diresse verso lo sgabuzzino.
Arrivata davanti alla porta, fece un bel respiro e poi la aprì quel tanto che bastava a sbirciarvi dentro.
Hart si precipitò subito incontro alla bambina che svelta gli lanciò il pezzo di pane che il cuccilo addentò calmandosi subito. Giada aveva messo a cuccia la bestia, era riuscita a domarla e a prendere la scopa senza che il cane abbaiasse;
Tornò in sala dalla sorella che, aspettandola, si stava scaldando davanti al camino e disse " ohhh!!! Ce l'ho fatta l'ho presa, dai spingimi che risalgo sulla seggiola e apro le persiane!"
Giada aiutata dalla sorella salì e poi tese la mano ad Elena che la strinse e la usò come appiglio per arrampicarsi.
Esatto le sorelle erano entrambe sulla seggiola e con la scopa in mano, erano pronte per aprire le persiane e vedere cosa ci fosse fuori.
Con tutta la forza che avevano spinsero insieme gli scuri che si spalancarono!


Che spettacolo, il paesaggio era tutto imbiancato, il nonno aveva avuto ragione la neve stava cadendo copiosa e ormai oltre alla strada aveva coperto tutti gli alberi,  la macchina dei nonni, tutti i tetti delle case, le luci ad intermittenza ornavano festose le ringhiere delle case e gli alberi dei vicini; che bello era proprio la vigilia Natale.
Le bambine si abbracciarono forte, un pò per l'emozione ma più che altro per il freddo, richiusero tutto e tornarono nel loro letto. Quella notte, non appena si addormentarono e sopratutto non appena il camino si spense Babbo Natale si calò dentro la canna fumaria e mise tutti i regali sotto l'albero.


L'indomani, dopo aver scartato tutti i doni, uscirono insieme al nonno e ai loro amichetti; giocarono tutto il giorno nella neve, fecero un gran pupazzo di nome  Willy e il nonno costruì loro una pista per lo slittino.





Scritta da   Borzani Alessio

























Ciao mandaci una favola, una fiaba, una filastrocca, una conta, 

una canzoncina, qualsiasi cosa che ti ricordi l'infanzia, oppure 

qualcosa che hai scritto tu e che ti piacerebbe che le persone 

leggessero, la pubblicheremo a tuo nome!







Nome
Email *
Messaggio*

















7 commenti:

  1. Che delizia!
    L'ho bevuta fino all'ultima riga,
    mi ha regalato inevitabilmente dolci ricordi!

    Mary

    RispondiElimina
  2. Sono contento, anche io mentre la scrivevo mi rivedevo da piccino, spero che le mie bambine possano godere della bellezza e della magia della neve come ho fatto io!

    RispondiElimina
  3. Mi sono iscritta a due dei tuoi blog, ora vado all'altro. Sono tutti belli. Spero di passare presto

    RispondiElimina
  4. Mi sembra di essere tornato bambino con le tue favole!
    Grazie Alessio
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  5. Bellissima favola, mi piace molto un bacio.

    RispondiElimina